Le bottiglie sensoriali sono un gioco molto versatile e se vogliamo indispensabile per la crescita. Sono adatte dai 6 mesi in poi e con tanta inventiva si possono realizzare dei veri e propri oggetti educativi per sviluppare le capacità sia sensoriali del bambino, la creatività che l’intelletto. Spesso si sente nominare questo gioco delle bottiglie sensoriali e con semplicità propongo alcune versioni per far giocare i bambini già dai 6 mesi in poi. Lo scopo del gioco è quello di far scoprire elementi sempre diversi ai bambini nella fase evolutiva della scoperta e di stimolare alcuni dei sensi del bambino. Solo il tatto e il gusto in realtà non sono coinvolti nella stimolazione sensoriale poichè sono gli unici mezzi immediati che utilizza da quando è nato. La fantasia nel riempire le bottiglie non deve avere limiti e di seguito propongo alcune versioni testate e in cantiere. Il mio bambino (attualmente di 14 mesi) ha mostrato interesse per questo gioco solo dopo i 12 mesi e onestamente nemmeno tanto, per cui non ho proseguito a realizzare le altre bottiglie sensoriali che avevo in mente. Aspetto il momento giusto per proporle nuovamente, anche se mi sarebbe piaciuto vederlo più soddisfatto di questo gioco dal contenuto versatile, ma i bambini non seguono gli stessi ritmi. Alcuni educatori usano le bottiglie sensoriali per calmare i capricci dei bambini. Questo metodo è uno dei tanti proposti da Maria Montessori un’educatrice italiana che scelse di virare i suoi studi universitari all’educazione infantile, proponendo una dottrina differente da quella tradizionale, che lega la naturalità dello sviluppo con il gioco.
Consiglio di procurarsi delle bottiglie piccole e di plastica molto dura in modo che il bambino possa maneggiarle senza alcuna difficoltà. Personalmente ho scelto di usare le bottiglie della Schweppes perchè oltre ad essere piccole e di plastica dura, hanno il tappo giallo che nel significato dei colori si abbina spesso alla sfera intellettiva come coadiuvante dell’energia, quindi utile nello studio. E’ poi molto importante avere la colla a caldo per sigillare il tappo, cosi in fase di gioco non c’è il rischio che si apre e fuoriesca il contenuto. Quindi si procede togliendo l’etichetta e pulendo l’eventuale colla dalla plastica con dell’alcool o del prodotto apposito.
Indice
BOTTIGLIE SONORE
Le bottiglie sonore sono le più semplici da fare ed inventare, basta mettere dentro quel che si vuole in modo da riprodurre suoni sempre diversi. Io ho scelto il riso integrale perchè il suono mi ricorda un po’ un gioco che avevo da bambina, una specie di sonaglio che sembrava più un birillo, di plastica rossa. Però nulla vieta di utilizzare altri elementi naturali come i legumi, la pasta, il sale oppure elementi diversi come le perle, i gettoni, i bottoni e così via. Un’altra bottiglia sensoriale sonora che vorrei fare è quella con il riso e palline di carta stagnola o riso e stuzzicadenti perchè pare produca un suono diverso, simile alla pioggia. La bottiglia con acqua, abbondante glicerina, colorante (ho utilizzato i colori ecoline, ma vanno bene anche quelli alimentari purchè siano colori idrosolubili), porporina brillante e conchiglie è quella che ha dato maggiore soddisfazione, è ammaliante e delicata proprio come il rumore del mare in calma. Un’altra bottiglia che vorrei fare su questa scia è la “mille bolle” con il sapone dei piatti che quando la agiti forma delle grosse bolle di sapone e magari con all’interno delle biglie in tinta per dare un tocco in più e carpirne il diverso rumore.
BOTTIGLIE VISIVE
Le bottiglie visive sono senza dubbio le più ingegnose da fare e quella che mi piacerebbe realizzare è la bottiglia “nascondino” con della sabbia o altra polvere e all’interno degli elementi colorati da scovare e indovinare. Anche la bottiglia “calamita” o “oceano” sono molto interessanti da fare; la prima si realizza con elementi che si attaccano alla calamita (per esempio delle campanelle), quindi si procura una calamita da attaccare eventualmente alla bottiglia cosi non si perde, la seconda si realizza con olio e acqua colorati (anche in questo caso userei i colori ecoline per la parte acquosa, mentre per la parte oleosa sono sufficienti dei pastelli a cera da sciogliere in olio caldo), cosi una volta che si agita la bottiglia i due colori si uniscono formando bolle di colore diverso.
BOTTIGLIE OLFATTIVE
Le bottiglie olfattive secondo me non sono semplici da fare perchè non tutti i profumi sono adatti alle narici delicate dei bambini, infatti escluderei i profumi sintetici. Quelle che vorrei realizzare sono la bottiglia “lavanda” e la bottiglia “caffè”. Nella prima bottiglia metterei dei fiori secchi di lavanda e qualche pallina di legno da rinnovare nel profumo in caso evapora con il tempo. Nella seconda bottiglia utilizzerei dei chicchi di caffè, magari mischiati con qualche perla per dare un po’ di colore. Altri aromi naturali che mi vengono in mente sono la cannella, lo zenzero, i chiodi di garofano e così via, ma temo siano troppo aggressivi da proporre come gioco continuo. Per poter far sentire il profumo al bambino è sufficiente praticare dei fori sul tappo della bottiglia, ed ecco perchè è preferibile non usare elementi in polvere. Nella bottiglia alla lavanda, per rinnovare l’aroma è sufficiente iniettare con una siringa qualche goccia di olio essenziale puro. La lavanda funge anche da calmante della psiche quindi potrebbe essere un’altra bottiglia della calma.
BOTTIGLIE TEMATICHE
Oltre alle bottiglie sensoriali specifiche per tipo di senso che si vuole stuzzicare, si possono inventare anche le bottiglie tematiche. Questo tipo di bottiglie hanno uno scopo più educativo in quanto riprendono delle tematiche precise. Ad esempio quelle che vorrei realizzare sono le bottiglie “oceano”, ma con la variante dei colori utilizzando i primari in modo che una volta miscelati formano i colori secondari e il bambino acquisisce la teoria dei colori. Anche le bottiglie “temporali” o “stagionali” sono interessanti da interpretare. In pratica si inseriscono nella bottiglia elementi che ricordano gli eventi atmosferici oppure il cambio stagione. Per le bottiglie temporali si possono usare piccole perline azzurre, acqua, glicerina e porporina brillante per imitare la pioggia, delle piume bianche per imitare il vento, sale colorato di giallo e un elemento tondo giallo (una spugnetta tonda è sufficiente cosi può entrare nel buco senza difficoltà) per imitare il sole, dei bastoncini di cotone per bambini con sale giallo per imitare una giornata parzialmente nuvolosa, sempre bastoncini di cotone per bambini e sabbia nera per imitare un giornata nuvolosa, piccoli batufoli di cotone bianco per imitare la neve, un rotolo di pellicola trasparente grigio per imitare la nebbia, delle perline colorate dei sette colori (giallo, arancio, rosso, viola, blu, indaco, verde) per imitare l’arcobaleno, piccole stelle fluorescenti con sabbia blu per imitare la notte stellata. Per le bottiglie stagionali si può tenere conto anche dei colori che cambiano in base alla stagione, quindi si possono usare per la primavera dei rametti verde smeraldo con petali di fiori rosa e fucsia, per l’estate la sabbia con acqua, colorante azzurro e pesciolini finti, per l’autunno foglie d’acero rosse, per l’inverno dei fiocchi di neve finti con porporina brillante bianca.
In realtà le bottiglie sensoriali (in inglese sensory bottle) sono tante e la fantasia non deve avere davvero limiti, con i bambini più grandi si possono realizzare altre bottiglie educative da sfruttare come gioco, mi vengono in mente alcune come incorporare elementi naturali e riconoscere da dove provengono (tipo mare, montagna o campagna), riconoscere gli animali in base alla loro geolocazione (tipo canguro, elefante o leone), inserire un ricordo di una vacanza e collezionarle ogni volta per allenare la memoria, oppure ancora, sulla scia delle bottiglie olfattive, realizzarne alcune non trasparenti inserendo degli elementi naturali da annusare, poi il bambino dovrà indovinare cosa c’è dentro, se vince avrà un premio. Insomma chi più ne ha, più ne metta, le bottiglie sensoriali sono un valido contributo per sviluppare le capacità sia sensoriali del bambino, la creatività che l’intelletto.