Utilizzato dai grandi marchi della moda internazionale per produrre capi lussuosi e originali così come dai marchi specializzati nella produzione di abbigliamento neutro che fa da base alla stampa delle magliette, il poliestere può essere considerato come il tessuto sintetico per eccellenza, grazie al quale la moda ha potuto rivoluzionare sé stessa.
La prima forma di poliestere, per uso tessile, lanciata sul mercato risale al 1948, in Inghilterra, ad opera del brand Terylene: da allora esso ha subito delle trasformazioni tecnologiche, grazie alle quali si è raggiunta una resistenza ed una longevità tali da incoraggiare i grandi marchi della moda ad adoperarlo a loro volta.
Il primo marchio a realizzare una linea di capi di alta moda da donna in jersey 100% poliestere è Issey Miyake. Alla collezione viene dato il nome Pleats Please: per realizzare ogni abito la casa di moda brevetta nel 1993 nuove tecniche per il taglio, la cucitura ed infine la plissettatura del poliestere mostrando a tutti le sue potenzialità.
Utilizzato da subito come materia prima per l’abbigliamento sportivo il poliestere rende il massimo nella realizzazione di magliette da personalizzare, in particolar modo nella stampa delle magliette dedicate allo sport e al tempo libero. Mescolato anche con altre fibre, sia naturali che sintetiche, il poliestere è utilizzato per la realizzazione di magliette da personalizzare all’interno di collezioni di abbigliamento neutro, privilegiato per la stampa di magliette originali.
Oggi il poliestere è selezionato, per esempio, per la stampa delle magliette su tessuto lucido, ideali per dar vita a magliette da personalizzare per lo sport; sottoposto ad una lavorazione specifica, inoltre, perde il suo carattere ruvido sulla pelle, risultando quasi vellutato e molto confortevole.
La sua resistenza alle lacerazioni ed alle abrasioni, lo rende materia prima privilegiata non solo per lo sport, ma anche per dar forma a divise per lavori particolarmente duri o esposti agli agenti atmosferici
Molti scelgono il poliestere perché non si sgualcisce e resta un tessuto sempre elastico, dalle buone capacità di isolamento termico ed altamente traspirante: queste sono le peculiarità per cui la maggior parte degli individui indirizzano le loro attenzioni verso questa materia prima, indipendentemente dal genere di attività da svolgere, sia essa una passeggiata in centro, un lavoro all’aperto o lo sport.
Gli indumenti in poliestere, come anticipato, sono noti per la loro elevata resistenza alla gualcitura, mantenendo la forma e la piega con facilità, anche quando sono umidi. Questa caratteristica li rende particolarmente pratici, poiché spesso non richiedono stiratura intensiva. Infatti, in alcuni casi, come per camicie e pantaloni leggeri in poliestere, si può addirittura evitare del tutto la stiratura. Però, se si rende necessario stirare un capo in poliestere per togliere pieghe, è importante prestare attenzione alla temperatura del ferro da stiro. Il poliestere inizia a deformarsi a temperature tra 225 e 240 gradi, quindi la stiratura dovrebbe essere effettuata a una temperatura più bassa, simile a quella utilizzata per la viscosa, ovvero a una temperatura media. In particolare, quando si stira la microfibra, una forma di poliestere, è cruciale utilizzare una temperatura ancora più bassa per evitare il rischio di fusione del tessuto.
Un altro aspetto da considerare è la bassa igroscopicità del poliestere, che tende a caricarsi di elettricità statica, specialmente durante la stiratura a secco. Per mitigare questo effetto, si consiglia di spruzzare il capo con prodotti antistatici prima di stirarlo. È anche importante evitare di usare temperature eccessivamente elevate in condizioni di secco, come con il vapore surriscaldato, poiché ciò può causare variazioni dimensionali significative del tessuto.