Anche se il suo nome deriva dal greco “melon”, che significa grossa mela, questo frutto evoca atmosfere e climi completamente diversi: il suo aroma sa di giornate estive, scampagnate e merende all’aria aperta. Infatti quando fa caldo – come in questi assolatissimi giorni di temperature africane – non c’è nulla di più dissetante, delizioso e salutare di una buona fetta di melone, magari accompagnato da un po’ di prosciutto crudo e pane, così da costituire un ottimo piatto unico, leggero, completo e fresco al punto giusto.
Versatilità e freschezza sono infatti le caratteristiche di questo frutto tipicamente estivo, anche se in realtà il melone cresce nel sud Italia anche d’inverno – i cosiddetti meloni invernali, piatto tipico delle tavole natalizie del meridione della nostra penisola. La produzione italiana infatti vanta in Sicilia un ottimo bacino di coltivazione di meloni retati: il primo ad arrivare nel nostro mercato è infatti il retato siciliano, per poi lasciare spazio al tipo Harper, e ai Mantovani, anche IGP, per concludere con i retatei del Cavallino e del Rodigino. I meloni lisci sono più pregiati per profumo e aroma, ma mal sopportano il caldo: la produzione è quindi più concentrata a nord, (tipica zona di produzione è Sermide nel Mantovano) con l’HoneyMoon, il Pamir lombardo e il tondo retato tipo Tazio della zona del rodigino.
Qualsiasi sia la cultivar, l’aroma tipicamente intenso del melone è la caratteristica che permette di valutarne la qualità: quando lo si acquista, è buona norma annusarlo per sentire se emana un buon profumo, indice di giusto grado di maturazione e quindi di dolcezza. Infatti un melone acerbo non sviluppa abbastanza fruttosio – chiamato poi tecnicamente grado Brix: in commercio esiste anche un apparecchio a raggi infrarossi che rileva questo tenore zuccherino. Al mercato noi normali consumatori possiamo valutare altri aspetti più semplici con la semplice osservazione: piccole screpolature intorno al peduncolo, l’assenza di peluria, una sottile patina cerosa e lucida sono tutti segnali che il melone è pronto per essere consumato. E’ bene anche toccarlo: deve essere di consistenza elastica, non troppo duro e nemmeno cedevole, altrimenti sarà “passato”. Una volta acquistato, dura in frigo al massimo 5 giorni: se aperto, va protetto con la pellicola trasparente per alimenti, in modo da evitare che trasmetta il suo aroma penetrante agli altri cibi ed è preferibile consumarlo nell’arco delle 24 ore. Fate anche attenzione a tenerlo lontano dal ghiaccio o dalle pareti del frigorifero, perché un freddo eccessivo “cucina” la polpa e ne favorisce il deterioramento.
Curiosità nutrizionali
Contiene solo 30 calorie per 100 grammi ed è una miniera di principi nutritivi e protettivi, soprattutto se cresciuto sotto il sole: il melone ben maturo dal colore arancione intenso è il più ricco di caroteni antiossidanti, ideali per contribuire a proteggere la pelle dai danni causati dalle radiazioni solari. Tutte le cultivar forniscono inoltre una buona quantità di fruttosio e vitamina C. Il melone contiene inoltre acido folico, utilissimo alle donne in dolce attesa, vitamina B e alcuni minerali come calcio, fosforo, magnesio e potassio. Il tutto con più del 90% di acqua, il che lo rende un ottimo alleato per prevenire la disidratazione estiva e per dissetare corpo e papille nelle giornate più calde e assolate: il frutto ideale per queste roventi giornate.
RICETTA
Melone all’olio extra vergine d’oliva colli asolani, mentuccia e spada
Ingredienti per 4 persone: 600 g melone, 400 g trancio di pesce spada, 50 g sesamo, 100 g olio extra vergine d’oliva colli asolani, 10 g mentuccia, 50 g ristretto d’aceto balsamico, sale e pepe
Procedimento: sbucciate il melone, tagliatelo a cubetti grossi e conditelo con sale, pepe e l’ olio extra vergine d’ oliva colli asolani; cospargete con le foglie di mentuccia e lasciate insaporire il tutto per una decina di minuti.
Nel frattempo scottate in una padella il trancio di spada che avrete passato sul sesamo; cucinate da entrambi i lati per 4 minuti, salate e pepate, lasciandolo pure rosato all’ interno.
Disponete il melone in un piatto, adagiatevi sopra lo spada che avrete tagliato a fettine una volta cotto e decorate con del ristretto d’ aceto balsamico