Quando le temperature invernali si fanno pungenti, è importante assicurarsi che le nostre piante da giardino, in particolare quelle a dimora in piena terra, non soffrano. La pacciamatura del terreno è una soluzione semplice ed efficace per assicurare loro una adeguata protezione del freddo.
Tale tecnica, che consiste nel creare una copertura alla base con vari materiali, è comunemente utilizzata anche per altri scopi, come quello di inibire la proliferazione di erbe infestanti o mantenere umido il terreno limitando le annaffiature.
Normalmente la pacciamatura viene applicata a piante perenni e piccoli arbusti per offrire una maggiore protezione dell’apparato radicale dalle gelate prolungate, ostacolando la penetrazione del freddo in profondità. Ma quali materiali si possono utilizzare? Le possibilità sono numerose. Mentre negli orti si impiegano comunemente dei teli pacciamanti di materiale plastico, in giardino si può ricorrere a materie prime naturali come ad esempio pezzi di corteccia, foglie secche, paglia… che con il passare del tempo si “amalgamano” con il terreno. Uno tra i materiali più utilizzati è poi il cosiddetto terricciato, che si può ottenere mescolando in parti uguali del buon terriccio con del letame. La miscela va lasciata riposare per un po’ di tempo e poi applicata attorno al colletto delle piante; in alcuni casi si può creare un ulteriore strato con delle foglie per limitare la permeabilità dell’acqua nel terreno. Va detto inoltre che alcuni materiali, come nel caso della corteccia di aghifoglie, tendono ad acidificare il terreno, pertanto si prestano per creare delle coperture su piante come lamponi, azalee, camelie e rododendri.
Già da un po’ di anni presso i negozi specializzati sono reperibili inoltre materiali più insoliti ma non per questo meno efficaci rispetto a quelli citati finora, come nel caso della fibra di cocco sminuzzata o dei sassi di vetro colorato, che risulteranno oltretutto molto decorativi.