Un decespugliatore è un attrezzo fornito di un motore, dotato di una prolunga costituita da un’asta di metallo; è usato nelle operazioni di giardinaggio e di agricoltura, per tagliare rovi, arbusti di piccole dimensioni e per la falciatura dell’erba. E’ utilizzato nei giardini delle case comuni, oltre che nell’agricoltura.
Indice
Come funziona
Esattamente come avviene nel meccanismo di una motosega, nel decespugliatore tutto è azionato da un motore con combustione di tipo interno, il quale fornisce l’energia per il conseguente movimento circolare. Questo motore è di solito a due tempi, quattro nei modelli più avanzati (in questi casi c’è anche un grande risparmio in termini di consumi, essendo usata della benzina non mischiata con l’olio), ed è ad avvio manuale grazie ad un meccanismo di corde autoretraibili, che viene alimentato da benzina miscelata ad olio (di solito in percentuali che variano fra il 3 e il 5%).
Pochi fra i modelli in vendita sul mercato sono dotati di motori elettrici e quindi collegabili alle regolari prese di casa, magari attraverso prolunghe. Si distinguono anche in base ai diversi generi di aste, che sono cioè quelle parti in grado di trasmettere il movimento di rotazione dal motore fino al rotore; l’asta può essere di tipo fisso, e in questo caso tutto l’attrezzo potrà essere afferrato interamente e con tutte e due le mani grazie alle impugnature fatte apposta; oppure può essere un’asta di tipo flessibile, la quale permetterà di caricarsi in spalla il decespugliatore come fosse uno zaino, e quindi di distribuire equamente il suo peso durante un eventuale trasporto. I modelli con asta flessibile sono ovviamente più facili da portare in giro, o anche solamente in macchina, in quanto una volta che viene ripiegato su se stesso occupa addirittura meno spazio di una valigia.
Vediamo brevemente quali sono le parti più importanti che costituiscono l’attrezzo.
Motore
Se consideriamo i modelli di motore a combustione interna, dato che sono senz’altro i più diffusi a livello di mercato, essi si basano sulle stesse norme e prevedono lo stesso livello di alimentazione proprio del classico motore a due tempi. Il motore è di dimensioni di solito pari ai quindici-venti centimetri cubici, cosa che varia a seconda dell’uso a cui è destinato, ed è così costituito: un serbatoio in cui è contenuta la miscela di olio e benzina (o, nel caso dei motori a quattro tempi, solamente la benzina); filtro dell’aria, che si smonta senza difficoltà in modo da permettere periodicamente controlli e operazioni di pulizia; candela per l’accensione, la quale può essere facilmente rimossa con una chiave apposita; per finire abbiamo il tasto di accensione e spegnimento, la leva dell’aria per avviare il motore a freddo e la leva che permette l’accelerazione del motore stesso, detta leva del gas. Di solito i comandi sono posizionati in prossimità del motore e fatti in modo da essere molto riconoscibili da chi li utilizza; variano a seconda che si tratti di un modello ad asta flessibile o ad asta fissa e rigida. Per dettagli è possibile vedere questa guida sul decespugliatore su Ilmioprato.com.
Anello di sostegno e impugnature
Se già dotati di asta fissa e rigida, il loro peso graverebbe tutto intero sulle impugnature; per evitare questo inconveniente, nel momento in cui si compra questo decespugliatore viene fornito anche un elementare sistema composto di varie cinghie a indossare sulle spalle e fissare all’asta attraverso il sostegno di un apposito anello (ogni singola fabbrica produce diverse cinghie, per cui è buona norma leggere prima per bene il libretto delle istruzioni allegato all’apparecchio); grazie a questa tecnica, parte del peso del macchinario viene scaricato sul corpo di chi lo trasporta. Parlando invece delle impugnature, su quella situata più in prossimità del motore (cioè quella più in alto) ci sono il pulsante di avvio e di spegnimento e la leva per accelerare; le impugnature si trovano solitamente tutte e due sopra l’asta di metallo, distanti qualche decina di centimetri l’una dall’altra (in alcuni, le impugnature somigliano invece ai manubri montati sulle biciclette). L’impugnatura più in basso, invece, ha lo scopo di inclinare e direzionare al punto giusto il decespugliatore durante il lavoro. Nel caso del modello strutturato in modo simile ad uno zaino è chiaro che l’anello per il sostegno non è assolutamente situato sopra l’asta di metallo.
Asta
In tutti e due i modelli l’asta è un tubo fatto di metallo, e al suo interno c’è l’albero di trasmissione che gira. Nel caso ci troviamo di fronte ad un decespugliatore con motore a spalla, il pezzo di asta che si trova più in prossimità del motore sarà costituito di materiale di tipo plastico, per essere flessibile.
Testina rotante
Solitamente l’attrezzo termina con questa parte meccanica; qui è a discrezione di chi lo utilizza montare un certo tipo di dispositivo piuttosto che un altro, a seconda delle esigenze di taglio (forma, misura, lunghezza desiderate).
C’è poi il cosiddetto carter di protezione, situato a pochi centimetri dalla testina rotante e ad essa strettamente legato. La testina rotante è di solito fatta di materiali metallici, e il suo scopo è quello di tutelare l’utilizzatore contro eventuali schegge di pietra volanti. La testina va controllata periodicamente per sincerarne le condizioni di integrità; nel caso dovesse esserci qualche problema o dovesse funzionare male, bisogna recarsi subito da un tecnico del settore.
Testina rotante
Dopo che avrete acquistato il vostro decespugliatore, come scegliere il dispositivo adatto per essere applicato alla base che ruota, in modo da avere tagli fatti meglio in meno tempo e più economici? L’ampia scelta presente sul mercato fra tutti i vari strumenti e prodotti da giardinaggio è senz’altro positiva per il cliente, ma può anche arrivare a creargli in certi casi un po’ di confusione; per risolvere almeno qualche perplessità forse sarebbe il caso, almeno all’inizio, di classificare i vari prodotti offerti sulla base del loro scopo principale. E’ molto diverso infatti dover lavorare su un prato di modeste dimensioni, magari fatto con erba inglese soffice, e dover tagliare un prato fatto di rovi e abbandonato da tempo; nel primo caso sceglierete una testina di tipo classico, fatta cioè con fili in nylon (i fili sporgono per una decina-quindicina di centimetri e tagliano l’erba sotto di essi grazie alla velocità impressa dall’altissimo numero di giri che compiono; grazie a questo metodo si può tagliare anche l’erba che si trova molto vicina a degli ostacoli, come ad esempio un muro o altro, senza che l’attrezzo ne esca danneggiato).
Esistono svariati tipi di testine: testine a due fili (che hanno pero’ il difetto di dover essere allungati quando si consumano, obbligando quindi a spegnere il motore per eseguire l’operazione), testine di tipo classico, testine automatiche (lo spago viene allungato durante il movimento di taglio, attraverso un micro-urto sul terreno); abbiamo poi testine fatte con l’alluminio, le quali sono in grado di incidere più a fondo sul prato da tagliare grazie ai loro quattro fili che sporgono. Questo tipo di attrezzatura non è costosa da acquistare, ma è molto varia a seconda dei modelli e delle marche costruttrici. La sezione dei fili varia a seconda della forma che si desidera (ve ne sono di quadrate e di circolari), e con essa varia anche il prezzo e il diametro (che di solito si aggira intorno agli 1 o 1.5 mm, fino a raggiungere un massimo di 4 o 4.5 mm); il filo è in vendita sia sfuso che raccolto in bobine già confezionate.
Costituiscono invece una categoria a parte le testine interamente fatte in materiali di tipo ferroso; si tratta in sostanza di piastre di metallo di forma circolare, agli estremi delle quali vengono applicati pezzi di catena (o di tipo normale, o del genere utilizzato anche per la comune motosega). Questo tipo di testina ha delle ottime qualità, principalmente la flessibilità (non si vengono infatti mai a creare rimbalzi o urti violenti quando ci si avvicina per sbaglio ad un ostacolo, anche di molto) e la robustezza (è molto difficile che si rompano e sono in grado di effettuare tagli anche su materiali di tipo legnoso, come ad esempio rovi e arbusti di piccole dimensioni).
Risulta essere ovvio che tutti questi tipi di testine si adattano alle misure degli attacchi universali, e quando non lo fanno comprendono comunque una serie di adattatori nelle loro confezioni. Per finire abbiamo i dischi metallici veri e propri, che di solito sono di forma circolare ma non solo; essi sono progettati proprio in maniera da risultare il più incisivi possibili nei loro tagli, in fase di lavoro. Vengono usati principalmente per tagliare rovi o arbusti molto compatti e resistenti, e quando succede che urtino per sbaglio superfici rigide c’è il rischio che si vengano a creare danni di notevole entità sia ai materiali che all’operatore stesso.
Sicurezza
Per fare in modo che si possano evitare spiacevoli infortuni o incidenti, anche per questi attrezzi sono state studiate delle regole di utilizzo specifiche, come per tutti gli altri attrezzi da giardinaggio e agricoltura generalmente dotati di un motore. Mentre si utilizza un decespugliatore vanno indossati degli abiti appropriati e apposite protezioni, cosa che arginerà la maggior parte dei pericoli; ancor meglio sarebbe indossare anche un cappello e dei guanti, che vi proteggano da botte accidentali causate da schegge o piccole pietre. In generale dovreste assicurarvi di coprire ogni singola parte del corpo, in modo da evitare i rischi di ferite superficiali causate magari dall’erba tagliata a contatto con la vostra pelle (che può essere in molti casi irritante).
Risulta essere essenziale che indossiate l’apposita maschera di protezione mentre lavorate, accessorio assolutamente fondamentale; essa è tenuta ferma sulla vostra fronte da un elastico e vi copre tutto il volto, soprattutto gli occhi, onde evitare che vi possiate ferire con materiali ghiaiosi provenienti dal terreno che state lavorando. Queste maschere sono disponibili sul mercato sia in metallo (o meglio, una rete ferrosa molto fitta) che in materiale plastico trasparente. Mentre lo usate ricordatevi di indossare sempre anche le cinghie che vi verranno consegnate in dotazione con l’attrezzo stesso al momento dell’acquisto; questo vale per i modelli dotati di asta rigida, mentre per i modelli dotati di asta flessibile dovrete ricordarvi di portare sempre il motore in spalla.
Ricordatevi di accertarvi sempre che mentre accendete le testine rotanti non vi siano intorno altre persone; verificate inoltre che non sia rimasto sul motore un po’ del vecchio carburante, soprattutto in caso sia appena stato fatto il pieno di benzina nuova). E’ buona norma tenere il motore acceso solamente all’aperto, onde evitare che si accumuli smog e crei intossicazioni. Prima di iniziare il lavoro, ispezionate attentamente il prato che dovrete andare a tagliare; provvedete a rimuovere tutti quegli oggetti che possano creare intralcio o anche danni a voi e al decespugliatore stesso (spaghi, pezzi di fil di ferro e così via).
Usate questo attrezzo mantenendo sempre tutti e due i piedi per terra e ben ancorati, in modo da stare perfettamente in equilibrio; fate in modo che la testina si trovi sempre più in basso e il motore più su, più o meno in corrispondenza della vostra anca. Prestate particolare attenzione agli organi caldi che compongono il motore (ad esempio la marmitta), evitando di toccarli. Queste sono le indicazioni più importanti per lavorare in condizioni di sicurezza; per ulteriori avvertimenti potete visitare i numerosi siti dedicati all’argomento.