La tradizione calabrese prevede una grande varietà di dolci, da abbinare appunto alle occasioni preferite. Dai cannariculi alle chinulille, dalle nepitelle ai taralli, dalle zeppole alla cicerata, ce n’è per tutti i gusti e tutte le esigenze.
Indice
I cannariculi
Gli ingredienti
300 gr di farina setacciata
2 dl di vino bianco secco
10 gr di zucchero
Una puntina di sale
Miele o mosto cotto
Olio d’oliva
La preparazione
Mettere le farina a fontana sul tavolo e versare al centro il vino, lo zucchero e il sale; lavorare bene con le dita, poi con i palmi delle mani in modo da ottenere un impasto abbastanza duro. Raccoglierlo a palla, avvolgerlo in un panno e farlo riposare per un paio d’ore. Tirare l’impasto in sfoglie dello spessore di circa 4 mm, tagliarle in quadrati di 10 cm di lato e avvolgerle accuratamente su cannelli di latta. Far fumare olio piuttosto abbondante in un a padella molto ampia, ‘tuffarvi’ i cannelli ricoperti di pasta e sgocciolarli cotti e con la superficie colorata al punto giusto. Allinearli sopra un panno da cucina pulito, lasciarli intiepidire e sfilare con accortezza i cannelli. Spalmare di miele o di mosto cotto tutti i cannariculi e servirli.
Le chinulille
Gli ingredienti
500 gr di farina setacciata
3 uova
50 gr di zucchero fine
250 gr di ricotta fresca
La scorza grattugiata di mezzo limone e di mezza arancia
1 uovo battuto
Abbondante strutto
1 cucchiaio di brandy
Sale
Altro zucchero fine
La preparazione
Passare al setaccio la ricotta e metterla in una terrina, aggiungendo le scorze d’arancia e limone grattugiate e il brandy. Mescolare.
Mettere la farina a fontana sul tavolo e disporre al centro le uova e lo zucchero, quindi iniziare ad impastare con le dita mescolando progressivamente la farina e lavorare l’impasto per mezz’ora. Tirarlo in 2 grandi sfoglie molto sottili e spalmare la superficie di una sfoglia con l’uovo battuto mescolato con poca acqua.
Con un cartoccio di carta bianca spuntato e riempito di ripieno distribuire a distanza di 3 cm l’uno dall’altro tanti piccoli mucchietti di ripieno, poi sovrapporre la seconda sfoglia, anch’essa inumidita di uovo ed acqua, premendo con le dita negli spazi vuoti così da congiungere le due sfoglie.
Con il tagliapasta dentellato o con l’apposito cannello rigato ricavarne dei piccoli quadrati e allinearli via via sopra un vassoio ricoperto con una salvietta leggermente infarinata, discosti l’uno dall’altro. Friggerli nello strutto bollente e sgocciolarli con il cucchiaio forato una volta dorati e croccanti. Se piacciono molto dolci cospargerli di zucchero fine.