Tutti i perborati possiedono proprietà sbiancanti, disinfettanti e deodoranti e quello di sodio — il più importante della famiglia — è una delle sostanze componenti di quasi tutti i detersivi più efficaci per il bucato, dacché non danneggia nessun tipo di tessuto.
I candeggianti al perborato di sodio vanno bene anche con i tessuti più delicati — lana, seta, o acrilonitrilici — purché non li impieghiate in soluzione molto calda.
I cristalli di perborato di sodio (si acquistano in drogheria) servono da smacchiatori. Ricordate però che non vanno mai sciolti in recipienti metallici e che conviene in ogni caso fare una prova preliminare per assicurarvi che non alterino i colori.
Per smacchiare i tessuti lavabili fate sciogliere 1 o 2 cucchiai da tavola di perborato di sodio in mezzo litro di acqua calda (tiepida, come si diceva sopra, nel caso di tessuti delicati), e imbevete la parte macchiata della soluzione, oppure immergetevi tutto l’indumento e lasciatelo a molo finché ridiventa immacolato, il che significa, in termini di tempo, parecchie ore o anche tutta una notte, perché il perborato agisce lentamente.
Può darsi che la seta o la lana risultino ingiallite dopo il trattamento, ma niente paura: un tampone bagnato in acido acetico (1 parte) allungato con acqua (9 parti), oppure in aceto bianco puro, e un successivo risciacquo vi porranno rimedio.
Per accelerare il procedimento, ma soltanto con i tessuti lavabili in acqua caldissima, spargete un pizzico di cristalli sulla macchia, poi immergete la parte in acqua riscaldata quasi al punto di ebollizione: ogni traccia dovrebbe scomparire in capo a qualche minuto; sciacquate e, se necessario, ripetete il trattamento.
Per i tessuti non lavabili, invece procedete così: spargete un pizzico di perborato di sodio sul punto macchiato e copritelo con un tampone di cotone idrofilo bagnato in acqua calda o tiepida, a seconda del tipo di tessuto, e strizzato; mantenete umido il tampone fintanto che la macchia sarà sparita (ci vorranno parecchie ore), quindi sciacquate.
Potete anche applicare un po’ per volta la soluzione indicata più sopra per i tessuti lavabili, mediante un contagocce, in maniera che la macchia rimanga sempre umida, e quando non ne vedete più traccia sciacquate. Anche in questo caso ricorrete all’acido acetico diluito o all’aceto bianco se il trattamento smacchiante avesse fatto ingiallire la lana o la seta. Per procedere alla spiccia infilate sotto la zona macchiata una sorta di cuscinetto assorbente (meglio di tutto un asciugamano bianco di spugna ripiegato più volte), inumidite la macchia con acqua fredda, cospargetela con un po di perborato di sodio e saturatelo di acqua molto calda, facendola cadere con un contagocce; sciacquate e — suggerimento ormai quasi superfluo tant’è ovvio — se la macchia non se ne fosse andata completamente, ricominciate daccapo.
Il perborato di sodio, come abbiamo visto può far ingiallire la lana o la seta su cui è stato impiegato come smacchiatore, per contro toglie le chiazze gialle che a volte i solventi impiegati per eliminare le macchie untuose lasciano sui tessuti d’altro tipo, specie se esse sono invecchiate o se il ferro da stiro le ha fissate nelle fibre.