Come scegliere gli alimenti per i bambini? È fondamentale una corretta educazione alimentare, per fare in modo che si evitino problemi di obesità o anche semplicemente carenze nutrizionali . Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere gli alimenti per bambini in base a criteri di qualità, sicurezza, genuinità e corretta informazione per il consumatore.
Le statistiche più recenti ci informano che 1 bambino su 3 è in sovrappeso. Purtroppo la situazione non migliora con l’avanzare dell’età, e quindi anche in età adulta questi bambini vedono aggravarsi la loro condizione di salute.
Le principali cause del sovrappeso sono da individuarsi non solo in una scorretta alimentazione (troppi dolciumi, merendine che spesso, per esigenze di produzione industriale, contengono molti più grassi di un equivalente fatto in casa: tali grassi servono a conservare il prodotto nel lungo termine, ma soprattutto a rendere più saporiti i prodotti, scatenandone il consumo), ma anche dalla frequentazione di posti come i fast-food, che ormai dilagano anche nel nostro Paese.
Molto spesso poi si mangia fuori casa, o ci si affida a cibi pronti. Talvolta poi la vita frenetica aumenta la sensazione di fame, ma anche la noia, al contrario, può determinare un continuo e non salutare sgranocchiare.
Bisogna quindi educare fin dalla più tenera età i bambini non solo al movimento e allo sport, ma anche alla corretta alimentazione: in questo modo si raggiungeranno risultati molto più efficaci che ricorrendo a una dieta, che nei bambini non è assolutamente utile. È lo stile di vita e la mentalità che vanno cambiati, senza dover ricorrere agli eccessi opposti e tenendo conto della struttura del bambino, che con l’età andrà comunque snellendosi. Senza contare che il mangiare deve essere per loro un’ulteriore occasione di serenità e vita in famiglia.
Spesso, la pubblicità e la televisione enfatizzano i prodotti alimentari con particolari canzoni, personaggi, oppure i produttori associano ad un determinato prodotto dei giochi o delle figurine da collezionare. Tutto ciò non fa che bombardare i più piccoli di una tempesta di alimenti che diventano attraenti non tanto per il loro sapore, ma per la campagna di marketing che vi sta dietro.
Risulta essere importante quindi stabilire un punto fermo: non ci sono cibi per bambini, né è necessario “trattare” gli alimenti per i ragazzi con particolari sostanze nutritive (quante pubblicità puntano sulla qualità di un prodotto perché contenente calcio, ferro o vitamine?).
Questo discorso non riguarda chiaramente i cibi studiati e creati appositamente per l’infanzia: in questo caso infatti le caratteristiche dell’alimento si rifanno a studi sulla capacità di assorbimento e metabolizzazione del bambino che, proprio perché molto piccolo, ha bisogno di un’alimentazione mirata.
I cibi destinati ai ragazzi, o quelli che vengono così etichettati, molto spesso contengono più zuccheri e grassi di quelli destinati agli adulti.
Inoltre le vitamine e i sali minerali sono si abbondanti, ma rischiano di essere aggiunti in quantità di gran lunga superiore rispetto a quanto naturalmente tali cibi conterrebbero. Non dobbiamo inoltre dimenticare gli additivi che vengono aggiunti, che esaltano i sapori e a volte addirittura li “manipolano”. Infine gli imballaggi sono più coloranti e invitanti, proprio per far presa sui loro consumatori primari, cioè i bambini.