L’uso delle specie tappezzanti nasce da esigenze diverse, alcune anche piuttosto pratiche. In linea generale l’uso e’ rivolto alla copertura di piccole aree, alla creazione di bordure o piccole chiazze colorate nel giardino o nelle aiuole.
Un uso che riscontra un certo interesse nella pratica giardinieristica e’ sicuramente quello di sostituzione alle essenze da prato o per il controllo delle infestanti. E’ evidente che la spinta a ricorrere alle piante tappezzanti scaturisce in tutti quei spazi dove altre soluzioni sono mano o affatto adatte. Immaginiamo una scarpata, o uno spazio un po’ in ombra e non particolarmente frequentato, in questi, e in molti altri, casi pensare ad un prato potrebbe essere troppo dispendioso in termini di lavoro, oppure poco produttivo, o anche solamente troppo scomodo.
Scelto il luogo, in cui inserire le tappezzanti, sara’ necessario provvedere ad una accurata rimozione di tutte le infestanti presenti, comprese le radici, e’ bene assicurarsi che questa lavorazione sia compiuta in modo efficace. Successivamente si procede ad una buona concimazione organica con conseguente interramento. In base alla scelta delle specie vegetali piu’ idonee e piu’ gradite si procedera’ alla loro messa a dimora rispettando la giusta distanza tra le piante. Va tenuto presente comunque che sono necessarie un buon numero di piantine che andranno seguite con una certa costanza per almeno i primi due anni, successivamente pero’ si potranno lasciare indisturbate.
Per avere ancora meno lavoro si potrebbe pensare ad un sistema di irrigazione con tubi gocciolanti o con piccoli spruzzatori.
La scelta delle piante va indirizzata in base alle caratteristiche climatiche dello spazio verde e in base ai propri gusti, di seguito un breve elenco delle specie piu’ comuni.